venerdì 7 febbraio 2014

REPORT 6/02/14

presenti: roberto manuela laura

ODG: canovaccio e proposte di produzione "come le api"

PREMESSA: alleghiamo alla fine del report i contributi inviati via mail da Rémi, Giancarlo, Eleonora e Davide


roberto: "se l'ape non facesse la sua parte, cosa accadrebbe?" (si potrebbe pensare ancora ad una specie di confronto, come nel primo cartosip – ricordiamoci che ci rivolgiamo ai piccoli ..)
  • in attesa di mail da camilla per preventivo lavoro successivo
  • cercare di avere più prodotti su quel tema, da diversi soggetti, da presentare al convegno nazionale. sarebbe molto bello che nascessero iniziative sul tema a svolgimento indipendente, che fossero i ragazzini a sviluppare secondo le loro sensibilità ed i loro punti di vista ... bello sarebbe anche avere il backstage di questi lavori!
  • dalla scuola Embriaco di genova forse verranno in gita in sicilia, sarebbe bello avere un episodio del nuovo cartosip (filmato) realizzato tra il lavoro a genova di preparazione alla gita prima e la gita stessa poi
manuela: (Catania) lavora in ambito ricerca ed educazione ambientale - Aula Permanente di Ecologia (A.P.E. ... guarda un po'!)
settimana prossima incontro nella scuola per proporre un'attività su questi temi che possa confluire in un video all'interno dei laboratori che tengono di solito (gli argomenti sono gli stessi)
il progetto dei laboratori è già stato accettato e inserito nel POF, parte a marzo per 3 mesi (sabato mattina 3 ore)
  • bello pensarlo sia come animazione (nei laboratori con i bambini sempre creano oggetti e soggetti con rifiuti ed elementi di scarto), sia come pezzo teatrale ...
  • vuole accertarsi che le aspettative siano giuste - ... chiacchieriamo delle aspettative, che non riguardano tanto il "prodotto finale" quanto il percorso, del senso del progetto, che possa svilupparsi anche in seguito ...
  • per esperienza: difficile collaborare con gli insegnanti, più facile con i genitori (famiglie coinvolte direttamente nella raccolta di materiale e nella coltivazione degli orti in cassetta)

laura: che il risultato finale (il desiderio di ottenere un prodotto "professionale") non condizioni la realizzazione del progetto, cioè il lavoro effettivo con i bambini

roberto: la presenza esterna di un eventuale professionista dovrebbe essere molto discreta e partecipare a tutto il gioco ...
bello avere un backstage anche "sgranato"

laura: bello pensare ad un prodotto che metta insieme il backstage "casalingo" (filmati dei ragazzi che costruiscono gli oggetti per l'animazione, ne discutono, inventano, giocano ...) con riprese più professionali della rappresentazione animata

manuela: dopo l'incontro a scuola, con approvazione delle riprese video, chiede disponibilità a tecnici del territorio locale,

roberto: bello che il tecnico incontri i bambini anche fuori orario e fuori sede scolastica,... se è del territorio ...
dobbiamo decidere ufficialmente (se/)quanto stanziare per ogni corto realizzato (per coprire in parte le spese di supporto tecnico)

laura: ricapitolando ... le azioni che si stanno concretizzando sono:

CARTOSIP
  1. Albino (BG) – percorso tra liceo delle scienze umane, istituto comprensivo, GAS e mercato agricolo (ref. GIANCARLO ... giancà, riesci a mandare una traccia di quel che sarà, che la pubblichiamo??)
  2. Ponte San Pietro (BG) - lavoro con istituti comprensivi del territorio e incontro con i produttori RESSUD durante il mercato Briologico di sabato 15/2 (ref. CRISTINA .. cristina, mandi una traccia delle attività previste?) 
  3. Ferentino (FR) – progetto “ La centralità della Persona e il valore della Comunità (ref. ELEONORA, partenza a marzo - con visita di Paolo Castaldi, disegnatore di fumetti che vorrebbe raccontare (anche) queste esperienze in un nuovo lavoro per la BeccoGiallo)
  4. Merano – lavoro con ragazzi 4^ istituto ex ragioneria, con prof di diritto ed economia, attivarli per farli diventare i tutor dei più piccoli. (ref. ELDA - ... lo so lo so che manderai la traccia del lavoro ...)
COME LE API
  1. lavoro con scuola Embriaco di genova che ha già visionato/lavorato sul cartosip e che sta progettando una gita in sicilia presso i produttori: valutare come supportare (come gruppo scuole) il percorso di preparazione, ipotesi di produzione tutta da definire (ref. WANDA ....?? ok??...)
  2. lavoro con primaria di Catania (classi 4) inserito in un progetto laboratoriale di educazione ambientale e riciclo già approvato nel POF, da marzo a maggio – ipotesi fluida: produzione filmato (fattobbene!) di un'animazione creata con oggetti autocostruiti dai bambini, corredato da filmati (comevieneviene) del backstage delle fasi di invenzione e autocostruzione (ref. MANUELA – manderà traccia del programma dei laboratori) NB – l'ipotesi è solo un'ipotesi di cui abbiamo ragionato ieri! Tutto può essere stravolto e ripensato ..
  3. nuovo episodio animato CARTOSIP a cura Panebarco + scuoleSIP (partendo dal presupposto che lo stile grafico sarebbe lo stesso del primo cartosip e cercando di riutilizzare personaggi e scenari, ove possibile)
 ... di questo ultimo punto e della destinazione dei fondi raccolti e raccoglienti, ne parliamo bene giovedì prossimo??


vedi ALLEGATI CONTRIBUTI sul tema COME LE API 
... grazie a tutti, ci risentiamo giovedì 13/2 – ore 18

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REMI
Le api formano una sociétà che sopravvive cooperando.
 Perchè cooperare ? in quello scopo ?
 Per cose fondamentale anche per noi umani:
 Alimentarsi. La società delle api si organizza per il cibo e è impossibile per un ape di vivere da sola.
 Allogiarsi : Tutte le api partecipano alla costruzione con la cera dell’alveare e fanno anche l’aria condizionata dell’arnia.
 Curarsi per noi è la terza cosa fondamentale, come si svolge per le api no lo so. Ma potrebbe essere l’occasione di parlare delle minaccie sulla vita delle api oggi.
 Come cooperare ?
 Communicando : Con la danza, le api scambiano informazioni , tra altre cose, sui luoghi dove si trovano i pollini  e questo per il bene commune della società dell’arnia.
 Le api non sono Tayloriste o fordiste ! Non sono specializzate e cambiano di lavoro nella communità durante la loro breva vita. Come noi nella cornice dell’ESS ,cercando a cambiare un econmia che non ci conviene, rifuttiamo di lasciare nostra vita ai specialisti della distibuzione e della publicità (e non è sempre facile !)
 Di più, cercando il loro cibo, lavoranno per tutti.
 Sempre le attività produttive sono predatricci distruggendo le risorse naturali, inquinando etc.. in francese si dice le « esternalità negative » che di solito non pagano quelli che le fanno.
Le api lavoranno per tutti traspotando i pollini. Come l’agricoltura biologica favorisce i paesaggio e la biodiversità.....


GIANCARLO: http://www.bergamoscienza.it/ITA/Default.aspx?SEZ=6&PAG=71&NOT=413
DALLA TEORIA DELL’EVOLUZIONE SOCIALE (Samir Okasha)
IL GRUPPO E’ UN INDIVIDUO! L’INDIVIDUO E’ UN GRUPPO!
L’APE E’ SIA UN INDIVIDUO CHE UN GRUPPO
L’ALVEARE E’ SIA UN GRUPPO CHE UN INDIVIDUO
L’UOMO E’ SIA UN INDIVIDUO CHE UN GRUPPO
LA SOCIETA’ E’ SIA UN GRUPPO CHE UN INDIVIDUO
L’ECOSISTEMA E’ SIA UN GRUPPO CHE UN INDIVIDUO
SE NON CONOSCI IL TUO FUTURO, L’UNICA VIA PERCORRIBILE E’ QUELLA DI COOPERARE CON I TUOI SIMILI PER IL BENE COLLETTIVO.
  • Darwin parla di comportamento pro-sociale, il nobile selvaggio si sacrifica per il bene della collettività! Dal punto di vista evolutivo è un perdente (non lascia discendenti) ma se pensiamo all’evoluzione sociale, grazie al suo atteggiamento il gruppo ne trae beneficio e sopravvive … 26’
  • Darwin introduce la selezione del gruppo al posto di quella del singolo; gruppi che hanno al loro interno individui che cooperano hanno più probabilità di sopravvivere rispetto a quelli i cui individui non cooperano 28’
  • Negli anni 60 e 70 la selezione di gruppo costituiva una fattore minore rispetto a quella individuale. Individualismo. Le unità che si adattano sono gli individui e non il gruppo. Il comportamento altruistico non è altro che conseguenza secondaria di un atteggiamento individualistico. E’ l’individualismo la molla … anni 70. 46’. Ma cosa è un individuo?
  • Ma cosa è un individuo? Un individuo è formato da milioni di cellule. Un individuo in realtà non è altro che un infinità di cellule che collaborano!
  • La lettura attuale non è quella degli anni 70. I perché: molti ritengono che non esiste una rivalità tra il tensione egoistica e quella a vantaggio del gruppo. Gli individui sono formati da organismi che collaborano.
  • L’individualità è uno stato derivato 50’: se andiamo indietro nel tempo evolutivo troviamo organismi monocellulari, anche loro risultato di anni e anni di evoluzione, che si aggregano per formare individui pluricellulari, che al oro volta si aggregano … Quando si costituiscono aggregati di individui tutti cooperanti perfettamente a questo punto diciamo che siamo in presenza di un individuo! E questo o si osserva negli alveari! L’ape non è che un una parte di un complesso unitario così come una cellula della nostra mano. Quello che nel passato erano individui, oggi diventano parte di un nuovo individuo! 52’.
  • L’evoluzione della vita sulla terra non ha fatto altro che replicare questo processo: le molecole capaci di replicarsi si sono poi costituite in reti cooperative e ciò ha portato alla formazione di geni individuali che poi si sono connessi gli uni con gli altri per formare i cromosomi,… 52’
  • Per spiegare il passaggio da organismi monocellulari a multicellulari possiamo guardare le alghe (colonie di volvocine), vedi diapo, in A l’unità individuale è la cellula individuale, in D abbiamo un individuo multicellulare con cellule specializzate per fare compiti differenti. Come siamo passati da A a D? Grazie all’evoluzione sociale.
  • Che cosa è un individuo? E’ un’entità le cui parti lavorano per il bene globale, 56,31’
  • In che modo l’evoluzione naturale ha fatto conciliare l’interesse delle parti con quella del tutto? Come è accaduto che cellule in grado di sopravvivere e riprodursi singolarmente si sono unite per dare vita ad un organismo più grande che costituisce il nuovo individuo? Perché?
  • La risposta è che l’interesse evolutivo degli individui deve essere allineato con quello degli altri individui, in modo tale che tutti vogliano la stessa cosa. Allineamento! 57,41’
  • Quali sono i meccanismi di allineamento? Di riconciliare gli interessi individuali con quelli del gruppo? Uno, la correlazione genetica delle unità che compongono il gruppo, ad esempio come accade per l’uomo. Le nostre cellule sono altamente correlate tra loro dall’avere lo stesso patrimonio genetico, tutte le cellule non sono altro che molti cloni, ecco perché le cellule cooperano fra loro. Così è facile cooperare! Ma ci sono altri meccanismi perché ad es. abbiamo colonie di insetti che non hanno lo stesso patrimonio genetico e cooperano anche se con qualche conflitto in più rispetto alle cellule del corpo umano! Perché? Due, in questo caso c’è la divisione del lavoro e la mutua dipendenza, pensiamo alle api. 59,27’. Organismi potenzialmente conflittuali (differente patrimonio genetico) che fanno prevalere l’interesse del gruppo. Tre, abbiamo l’organizzazione delle unità di livello più basso, la disciplina delle unità di livello più basso, è così che viene mantenuta la coesione. Si pensi al sistema immunitario dei vertebrati nel cacciare e respingere gli invasori. Quattro, infine per riconciliare l’interesse dell’individuo al gruppo si potrebbe eliminare l’informazione di cui ha bisogno il singolo per potersi comportare in modo egoistico, in tal caso si può causare un allineamento degli interessi. In tal caso la cooperazione viene forzata (il velo dell’ignoranza John Rawls) 1,02’. Se non sai quale posto occuperai nel nuovo individuo (società) che si formerà, allora l’unica via che ti resta è quella di cooperare per la costruzione di quel nuovo individuo.
  • Il velo dell’ignoranza. Facciamo un esempio. I geni umani si comportano in modo egoistico, sono in conflitto con gli altri geni dell’intero genoma e quindi dovrebbero lavorare egoisticamente e non per il gruppo (genoma). Ma così non è! Perché? Il velo dell’ignoranza! In altre parole ogni cromosoma non sa se verrà trasmesso alla discendenza, la casualità (50%, l’ignoranza della certezza) di essere trasmesso è la chiave della cooperazione, non conoscendo con estrema certezza il mio futuro ho come unica via quella di collaborare con gli altri, comunque, per il bene collettivo! 1,08’ FANTASTICO!!!


ELEONORA
Come le api....comunicare

Come un dono che fatto proprio viene restituito agli altri nell’immagine bellissima (molto viscerale) del rigurgito e di un movimento che ricorda il simbolo dell’infinito (8):
Le api esploratrici, infatti, vanno in avanscoperta alla ricerca di prelibati banchetti a base di fiori e, quando trovano una sostanziosa fonte di approvvigionamento, tornano all'alveare per consigliare alle altre api operaie dove andare a fare uno spuntino e portare a casa un po' di provviste.
Ma come fanno? Attraverso una particolare danza: la danza scodinzolante (cosiddetta per le vibrazioni generate dall'addome delle api mentre la eseguono). Nella danza circolare compiuta all'inizio, quando la fonte di cibo è a meno di 100 m dall'alveare. All'aumentare della distanza (> 100 m) tra la fonte di cibo e l'alveare, la traiettoria dello spostamento diventa un otto ben definito (la vera danza scodinzolante):
L'ape disegna un otto, sulle pareti verticali dell'alveare, percorrendolo in un senso o nell'altro a seconda che la fonte di cibo si trovi nella direzione del sole o dalla parte opposta. Se i fiori non si trovano esattamente su questa linea retta immaginaria, l'animale disegna un otto in modo tale da creare un angolo con la perpendicolare tracciata dal sole all'alveare. Questo angolo corrisponde perfettamente a quello esistente tra i fiori e il sole, con vertice nell'alveare.
L'ape che ha scoperto il sito, inoltre, per raccontare alle compagne cosa prevede il menu, rigurgita una certa quantità di nettare che le altre api assaggeranno. Le compagne traggono informazioni sull'odore dei fiori attraverso il profumo che è rimasto sul corpo della bottinatrice durante l'escursione. Inoltre le api esploratrici indicano alle compagne a quale distanza si trova il cibo con due strategie diverse, attuate contemporaneamente: aumentando la distanza rispetto alla fonte di nutrimento, l'ape diminuisce il numero di giri a forma di otto completi in un minuto e contemporaneamente aumenta la durata del ronzio emesso durante la danza. Questo elaborato sistema di comunicazione consente al maggior numero possibile di api (vicine e lontane) di comprendere il messaggio. Le compagne capiscono la direzione con estrema precisione e partono.


DAVIDE
un uomo davvero troppo avanti, che speriamo un giorno di poter comprendere in tutta la sua pacifica forza.


e che c'entra con le api ?
e chi meglio di loro rende l'idea di 'Creatura di Creature' ?


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