Cos'è SIP?

SbarchInPiazza, di seguito semplicemente SIP
ovvero: come assottigliare gli spicchi di una torta, mangiarne tutti a sazietà e vivere felici e contenti, passando (anche) dalle scuole
 SIP, è un’iniziativa proposta dalla RESSUD (Rete delle Economie Solidali del Mezzogiorno) ed accolta, finora, da 16 piazze del centro-nord nelle due stagioni trascorse

Perché i SIP:
Le considerazioni che ne hanno motivato l'ideazione sono le seguenti: esiste una "torta", chiamiamola di mercato; se entrano in ballo altri produttori con adeguate caratteristiche etiche e di affidabilità, le fette della torta si assottigliano.
Questo produce da un lato un'indesiderabile decrescita di chi "deteneva" quelle fette di torta e dall'altro inevitabile concorrenza e sgradevoli sgomitamenti.
A meno che....la "torta" non si accresca, tanto da fare numerose fette più sottili, ma di superficie uguale o anche superiore.
Questo può produrre innegabili vantaggi sia all'ambiente  (in virtù della razionalizzazione dei trasporti), sia all'estensione dei diritti ad un numero maggiore di lavoratori.
Ma come s'accresce la torta? Raccontando ad un grande numero di consumatori, ed in particolare a quelle fasce “contigue” al mondo dell’Economia Solidale (associazioni, ecc), quello che facciamo, come le nostre attività rispondano a bisogni etici condivisi dalla gran parte della popolazione, come ogni acquisto sia un atto politico che può decidere delle sorti di alcune persone.
Il passo successivo è spogliarsi delle piccolezze dell'individualismo e cercare di praticare l'economia del noi, progettare le proprie azioni per un sistema complesso e non solo per la propria azienda e quindi lavorare per favorire l'accesso a questo mercato anche a coloro che finora ne sono stati esclusi, anche per difficoltà tecniche, a condizione che siano disponibili a lavorare in rete.

Gli obiettivi che si pone SIP sono molteplici, tra gli altri:
·       dimostrare che l’economia solidale offre risposte per i problemi prodotti dalla globalizzazione e dall’esasperazione del mercato
·       diffondere questa consapevolezza e le sue pratiche tra la gente “comune” ed in particolare a quelle fasce “contigue” al mondo dell’Economia Solidale (associazioni, ecc)
·       accrescere il numero dei consumatori consapevoli ed allargare quindi di conseguenza la “torta” del consumo di beni provenienti da reti di produttori solidali
·       permettere l’accesso a questo mercato a tutti quei produttori (con le caratteristiche adeguate) finora esclusi da questo mercato
·       favorire la riconversione colturale (verso il bio) e culturale (verso la solidarietà) di quei produttori che ancora ignorano questo “mondo”
·       stimolare quindi i produttori ad operare in reti e agevolare la costruzione della rete sud sud
·       favorire il ritorno alla terra di molti giovani (e non solo!) disoccupati o insoddisfatti della qualità della propria vita
·       uscire dalla testimonianza e cominciare a fare statistica
·       raggiungere quei numeri, quella massa critica che ci permetta di concretizzare quelli che finora vengono considerate utopie (per esempio il trasporto su rotaia dei prodotti agricoli, non solo arance, dal sud al nord, anche d’Europa)
·       ………….
 I SIP della primavera 2012 hanno prodotto, mediante libere contribuzioni dei produttori che esponevano nelle piazze e liberi contributi dei visitatori, il documentario antropologico “L’altra faccia dell’arancia” che racconta le piazze dei SIP e che gira da otto mesi, contribuendo a diffondere la cultura dell’economia solidale. “L’altra faccia dell’arancia” è liberamente scaricabile da questo link: http://vimeo.com/53209804
 Quest’anno ci siamo posti il problema di intensificare ed approfondire la comunicazione verso quelle fasce di popolazione sensibili (o sensibilizzabili) ai temi dell’equità, dell’impatto ambientale, della giustizia sociale, dei diritti, della qualità del cibo, ecc, ma non ancora coinvolti in alcuna rete e quindi ancora non sufficientemente informate e consapevoli del potere politico del consumo.
Abbiamo coinvolto alcune/i insegnanti appartenenti al mondo dei GAS nel proporre nelle rispettive scuole dei progetti pilota sull’Economia Solidale.
Un gruppo di lavoro composto principalmente da insegnanti di diversi ordini di scuole, ma non solo, provenienti da molte regioni italiane, s’è incontrato su skype ogni settimana da novembre per coordinare il lavoro e scambiarsi le esperienze e continua ad incontrarsi per tirare le fila del lavoro svolto e progettare il futuro.
In alcune scuole superiori di Bergamo e Ravenna si sono svolti, in preparazione dei SIP, dei progetti che hanno coinvolto direttamente i ragazzi nell’organizzare acquisti di gruppo, rendendoli edotti di quello che significa Altra Economia e di ciò che sta dietro la composizione del prezzo dei beni (adeguatamente sottolineando la componente lavoro), ecc
In un istituto comprensivo di Ferentino, in provincia di Frosinone, ben 27 classi di scuola materna ed elementare sono state coinvolte nel progetto, modulato naturalmente per i più piccoli, coltivando un proprio orticello e cominciando a masticare concetti quale equità, filiera corta, ecc
Dai SIP di quest’anno sono stati raccolti parte dei fondi necessari a realizzare una serie di corti animati di due minuti ciascuno che illustrino l’economia solidale ai più piccoli e che possano servire come strumenti per le/i insegnanti che volessero partecipare a questo progetto nelle prossime stagioni. (vedi il fumetto CARTOSIP nella sezione "immagini").
Il resto dei fondi necessari proverrà da una piccola quota sugli acquisti di agrumi nella prossima stagione.
 L’idea sulla quale stiamo lavorando è che per il prossimo anno scolastico i progetti possano essere presentati fin dall’inizio ed entrare quindi nei POF (piano dell’Offerta Formativa) delle singole scuole, per poi, forse, redigere un progetto nazionale da presentare al ministero per l’anno scolastico 2014/2015

E’ da pochissimo in cantiere questo blog, sul quale far confluire e confrontare tutti i progetti analoghi, in corso o in “cova”.
Invitiamo pertanto tutte/i le/gli insegnanti interessate/i a questo progetto e a coloro che avessero condotto simili progetti o avessero in mente un’idea del genere a mettersi in contatto scrivendo a scuolesip@gmail.com .

Le bambine ed i bambini di tutto il mondo ringraziano dell’attenzione.   

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