martedì 2 luglio 2013

Progetto ISIS O. Romero - Albino (BG)

UNA STRANA ECONOMIA
(ISIS O. ROMERO ALBINO BERGAMO, APRILE 2013)

Non è STRANO trovare d'estate, in un grande supermercato vicino a Noto (Sicilia), pomodori freschi provenienti dall'Olanda? 
Non è STRANO che l'Italia importi miele dalla Cina? 
E non è STRANO che alcune persone di Albino si mettano d'accordo per acquistare farina, patate, mele, arance, miele, direttamente dai produttori? 
O che le stesse persone si trovino per discutere se è giusto o no aiutare un produttore di grana padano in difficoltà finanziaria? 
Non è STRANO che alcuni giovani di Lecco creino una realtà lavorativa autogestita per tostare del caffè? 
Non è STRANO che una cooperativa sociale faccia lavorare persone psichicamente fragili per produrre ottimi ortaggi biologici? 
O che produttori del sud sbarchino nelle piazze del nord con l'obiettivo di creare relazioni, stimolare discussioni, vendere i loro prodotti? 
Tutto, molto, STRANO!


Il progetto propone una riflessione sui diversi modi di fare economia. Quella della grande distribuzione, delle filiere lunghe o lunghissime, dei carrelli pieni fino all'inverosimile, dei produttori schiacciati dai troppi passaggi, dello spreco, ... Ma anche quella solidale, sostenibile, delle piccole reti di consumatori, dei produttori che curano i profitti
coltivando anche le relazioni, delle filiere corte,...
Perché parlarne a giovani studenti? Che non fanno la spesa, non devono gestire bilanci familiari, non hanno disponibilità economiche, non lavorano? Ma perché è troppo evidente che il cambiamento richiesto è culturale e che il vortice del mercato spietato ci attira sin dalla tenera età.



Ci proviamo, e per farlo, abbiamo articolato un percorso:

1-LA RETE CHE C'E' (09 e 10 aprile 2013)
Simonetta Rinaldi, referente del Gruppo di Acquisto Solidale (G.A.S.) di Albino, uno dei primi G.A.S. nati in provincia, spiegherà i motivi per cui gruppi di persone decidono di incontrarsi per discutere, acquistare, sostenere, scegliere, conoscersi. I G.A.S. nascono dal desiderio di costruire dal basso un'economia sana, in cui l'eticità valga più del profitto e la qualità sia più importante della quantità: una società in cui le persone possano ritrovare il tempo per incontrarsi ed instaurare con il prossimo rapporti più umani. Ogni G.A.S nasce per motivazioni proprie, spesso però alla base vi è una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale attuale, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. La relatrice toccherà anche l’interessante tema noto come “economia della
felicità”, facendo vedere alcuni stralci del film di Helena Norbert Hodge:
(http://www.theeconomicsofhappiness.org/italiano-home ). 
Simonetta parlerà anche di altre realtà dell'economia sostenibile già attive sul nostro territorio: Cittadinanza Sostenibile (CS), l'associazione Mercato e Cittadinanza (M&C),
la mappa eco-solidale di Bergamo, i distretti di economia solidale (DES). 
L'intervento durerà due ore e sarà ripetuto a  gruppi di due/tre classi (terze e quinte) secondo il calendario allegato.


2-SEI DENTRO O SEI FUORI? (10 aprile 2013)
Giacomo Ribaudo, presidente della cooperativa Biplano (http://www.cooperativabiplano.it/), parlerà della difficile realtà del disagio psichico e dell'importanza che riveste l'attività lavorativa per queste persone. Interessante
l'esperienza di Biplano perché produce e commercializza a km zero ortaggi biologici, recupera giocattoli e li ripropone sul mercato e allo stesso tempo, svolge una funzione sociale fondamentale, integrando persone che diversamente starebbero ai margini delle comunità, offrendo loro un'opportunità per riprendere contatto con il mondo del lavoro e riallacciare relazioni sociali. 
L'intervento durerà un'ora e sarà ripetuto a gruppi di due/tre classi (terze e quinte) secondo il calendario allegato.

3-UN GIOVANE MODELLO (22 aprile 2013)
Jacopo e Nicolò (26 anni) lavoratori del collettivo Caffè Malatesta (http://www.caffemalatesta.org/ ), presenteranno l'interessante realtà lavorativa che, insieme ad altri cinque amici, hanno creato nel 2010 a Lecco. Un concreto modello da imitare, creato da giovani che intendono percorrere vie alternative alle modalità di impresa attuale. Il gruppo di lavoratori basa la propria attività di torrefazione del caffè verde su alcuni punti fondamentali: creare reddito da lavoro in condizioni lavorative e sociali dignitose, rispetto dell'ambiente e del territorio, condivisione comune delle scelte, promozione della cultura della solidarietà, del mutualismo e dell'autogestione. La loro speranza è che tutto ciò possa essere perno di un cambiamento sociale in senso solidaristico, in alternativa ad un’economia che è predatrice di culture, territori, tempo e spazio delle vite. 
L'intervento durerà un'ora e sarà ripetuto a gruppi di due/tre classi (terze e quinte) secondo il calendario allegato.

4-C’E’ BANCA E BANCA ETICA (22 aprile 2013)
E’ possibile usare il denaro come mezzo e non come fine? Mettere al centro degli investimenti finanziari persone, legalità, sostenibilità socio ambientale? Banca Popolare Etica nasce nel 1999 per realizzare questi principi dimostrando che il rispetto della legalità e delle buone pratiche sono possibili anche nella finanza. Non ha per es. nelle sue proposte nessun prodotto “speculativo”. Ha rifiutato (unica banca in Italia) i fondi provenienti dallo “scudo fiscale”. Quando fa un finanziamento, oltre all’istruttoria di sostenibilità economico-finanziaria, fa anche quella di sostenibilità socio-ambientale del progetto per il quale viene richiesto il finanziamento. 
L'intervento durerà due ore e sarà ripetuto a gruppi di due/tre classi (terze e quinte) secondo il calendario allegato. 



5-PARTIAMO DALLE ARANCE
Che dite di seguire il messaggio lanciato da Segrè? Facciamo qualcosa di concreto? 
Il 27 aprile, alcuni produttori di agrumi (e non solo) del sud Italia: http://sbarchinpiazza.ressud.org, "sbarcheranno" a Bergamo (i dettagli della
manifestazione li trovate qui: www.retegasbergamo.it/sip13). 
Tutti hanno alle spalle una lunga storia di militanza nei circuiti dell'economia solidale e intendono, attraverso la vendita dei loro prodotti, stimolare azioni, discussioni, relazioni. Potrebbe essere interessante conoscere meglio i loro progetti che parlano di accoglienza, di recupero del territorio, di opportunità gioiose, di lavoro per i giovani. Magari visitando i loro siti e poi contattandoli e andando conoscerli direttamente in piazza. 
Allora ci proviamo? 
Sperimentiamo un acquisto collettivo attraverso una via alternativa? 
Organizziamo un ordine di arance di istituto? 
Se sei interessato contatta il prof. Cavagna.

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