giovedì 21 maggio 2015

LA SCUOLA CHE VORREI...



  1. Una scuola dei sentimenti e delle relazioni, capace di dare un nome alle emozioni e di so-stare nel conflitto e trovare nuove soluzioni

  2. Una scuola aperta a tutti e gratuita
  3. Una scuola resiliente, che tolleri la frustrazione dell’imprevisto e dell’errore in un processo di apprendimento che per natura non prevede ricettari
  4. Una scuola che “PENSA” in cui ci sia uno spazio di ascolto /riflessione
  5. Una scuola “mobile”che stia in relazione con il territorio
  6. Una scuola che abbia come etiche la cura dell'essere umano, la cura della terra e l'equa distribuzione delle risorse, che riavvicini gli esseri umani alla natura,ai suoi cicli, ai suoi modelli.
  7. Una scuola che faciliti la transizione verso una società più sobria, meno consumista ed energivora.
  8. Una scuola che segua i ritmi naturali della Persona e non del progresso tecnologico, che spieghi come emanciparci dai mezzi di comunicazione facendone un uso funzionale.
  9. Una scuola libera dagli schemi ma non priva di regole
  10. Una scuola che riparta dai bisogni, dai sogni e dai desideri, che faciliti chiunque nello sviluppare il proprio punto di vista.
  11. Una scuola che riconoscendo la complessità della persona si allontani da diagnosi precostituite, dai test dicotomici e da programmi di etichettamento medicalizzanti.
  12. Una scuola in cui ci sia spazio per la post-programmazione e/o per la programmazione per sfondi integratori
  13. Una scuola che navighi attraverso il SAPERE, IL SAPER FARE, IL SAPER ESSERE.
  14. Una scuola dove la creatività e le ARTI rivitalizzino il pensiero creativo e divergente
  15. Una scuola che ci racconti la DIVERSITA’come risorsa e non come tabù
  16. Una scuola come confronto e crocevia tra culture diverse
  17. Una scuola che favorisca l’impegno personale e la solidarietà sociale attraverso la cooperazione e la cura reciproca.
  18. Una scuola che educhi alla legalità e alla lealtà
  19. Una scuola in cui possa crescere l’amore per la Conoscenza e la Ricerca
  20. Una scuola viva, che respiri, che promuova la Libertà di pensiero e di azione.
  21. Una scuola incentrata sul Gioco, nella ricerca continua dell’armonia tra forma e materia, tra paidia e ludus.
  22. Una scuola che insegni la "bellezza", non in senso estetico, ma la bellezza delle idee, dei pensieri, dei progetti, delle azioni; che in mezzo alle brutture che ci circondano faccia crescere il “bello” e di conseguenza il "buono" (kalos kai agathos, come dicevano i greci) dell’impegno personale.
  23. una scuola che lasci spazio di crescita e di confronto anche alla spiritualità (globalità della persona)
  24. Una scuola dove l’Osservazione partecipata, l’Empatia, la Fiducia e l’Alleanza siano gli ingredienti di un percorso di crescita e autonomia.
  25. Una scuola che fa tornare prepotente la voglia di tornarci, la scuola metafora accogliente del non sentirsi mai imparati, mai arrivati, del vedere davanti mille strade possibili ancora, tutte da provare e trasmissione diretta di tutto ciò ai figli, ai compagni di viaggio, di lavoro, di quotidiano.
  26. Una scuola che sia compagna di crescita , che stimoli l’espressione della bellezza che e' in ognuno di noi, che educhi a sentire con la pancia il peso delle ingiustizie, la forza dell'amicizia, la gioia di vivere e la capacita' di superare le difficolta'.
Che ci lasci sbagliare e cadere, ma che ci tenda una mano per rialzarci piu' forti di prima.


(gruppo ScuoleSIP - Tavola Rotonda Pozzuoli - 1 giugno 2014)

1 commento:

  1. Questa scuola esiste! E' quella che ognuno può 'fre' per i bambini che ha accanto.E' la scuola che è al di fuori degli edifici scolastici e dei programmi e dei voti .perchè quello ce consociamo sotto il noome di scuola ahimè è un sistema che ha obbiettivi molto diversi da quelli scritti lassù....al di là del fatto che molti insegnanti invece siano una bellissima espressione di quei valori che scivete.ma è un fatto personale.La scuola come istituzione ha altri obbiettivi.E allora il mio appello da madre che ha scelto l'educazione parentale (per chi non lo sapesse abbiamo l'obbligo dell'istruzione non della scolarizzazione) è che tutti si sentano responsabili di tutti i bambini che hanno intorno che gli dedichino non solo laboratori o progetti ma tempo libero e amore e condividano conoscenze e competenze come se fossimo una tribù.Grazie!buon lavoro!

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